Oggi parleremo delle differenze tra mobilità e flessibilità.
Succede spesso di utilizzare questi due termini in modo interscambiabile, in realtà esiste una sostanziale differenza fra i due che fanno riferimento a delle caratteristiche muscolari diverse e sotto certi aspetti sono strettamente collegati perchè sia uno che l’altro hanno dei requisiti che se non vengono soddisfatti a dovere potrebbero portare a delle situazioni ottimale a livello di gestione del movimento.
La flessibilità è la capacità di raggiungere passivamente una certa posizione articolare, la mobilità invece è la capacità di raggiungere attivamente una posizione articolare e riuscire a sviluppare forza in quella posizione.
Il fattore fondamentale, soprattutto per i soggetti lassi che come ricordiamo: per lassità si intende una situazione caratterizzata da un’aumentata mobilità delle articolazioni del corpo, dovuta al fatto che i legamenti che contribuiscono a “tenerle insieme” sono particolarmente estensibili, è proprio quello di riuscire a sviluppare forza in quei range specifici.
Ecco dove inziano le divergenze tra stretching (passivo) e allenamento della forza in range di movimento specifici (attivo). Che andremo ad approfondire nei prossimi articoli.
Possiamo allenarci molto a raggiungere passivamente certe posizioni.
Dal punto di vista sportivo, salvo non facciate ginnastica ritmica, risulterà però poco utile riuscire a raggiungere un range di movimento in cui non riusciamo a sviluppare forza e soprattutto può aumentare il rischio di infortuni.
Questo perchè non avendo forza in quei range estremi, che riusciamo a raggiungere grazie al grande tempo che abbiamo dedicato all’allenamento della flessibilità, ci ritroviamo a poter confidare esclusivamente sui nostri legamenti, e vi posso assicurare che non è un’idea grandiosa.
Ci sono casi in cui la flessibilità diventa fondamentale prima di iniziare un lavoro di rinforzo, soprattutto post infortunio e durante la ripresa dell’attività sportiva di un sedentario.
Questo perchè se non ho abbastanza flessibilità nel caso andassi a fare degli sforzi che richiedano quel grando di flessibilità, si aumenta esponenzialemente il rischio di infortunio muscolare soprattutto in casi di scivolate inaspettate.
In conclusione, è fondamentale soddisfare i requisiti minimi di flessibilità per evitare di incorrere in infortuni o di stressare esageratamente le nostre articolazioni.
D’altra parte è fondamentale per i soggetti lassi, lavorare sull’acquisire forza nel più ampio range di movimento possibile in modo da evitare di incorrere in infortuni.
Per questo articolo è tutto, se avete altre curiosità fatecelo sapere nei commenti, e ci leggiamo al prossimo articolo!